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Alimentatore FSP Aurum CM Gold (AU-750M) - Aurum 750-M, analisi pt.1

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Aurum 750-M, analisi pt.1

 

 

Tra le caratteristiche più interessanti del nuovo FSP Aurum 750M, ovviamente c’è la famosa certificazione 80 Plus Gold, che permette a quest’unità di alimentazione un’efficienza davvero elevata, maggiore dell' 90% al 50% del carico. In merito ai benefici di questa caratteristica sappiate che ci sarà un consumo energetico minore quindi un minore costo della corrente elettrica alla fine del mese, un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato, ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica. Certo, data la tipologia dei materiali utilizzati nel mercato dell’high-tech non possiamo definire questi prodotti “green-oriented”, ma di certo il fattore dell’efficienza è un buon passo avanti in questa direzione

 

Analisi dell’esterno

 

Il design dello chassis è  uno dei punti di forza di questo modello in quanto è curatissimo; la scocca è di colore nero con elementi dorati e presenta una finitura porosa, molto particolare al tatto; quest’ultima è una tecnologia proprietaria di FSP e risulta estremamente resistente a tagli, graffi ed impronte digitali. Nella parte centrale inferiore è presente la classica struttura forata con griglia di protezione per la sottostante ventola da 140mm, foro necessario per il pescaggio dell’aria, però sono presenti elementi caratteristici ed innovativi, tra cui griglie laterali di aerazione ed un bordo dorato molto accattivante, teso a risaltare la grande efficienza di questo modello.

 

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Di ottimo livello la finitura e non sono presenti sverniciature o deformazioni. Stesso dicasi per la parte laterale interna, dove possiamo trovare le connessioni modulari proprietarie, sottili e dal facile inserimento; come unico appunto siamo però dell’idea che sia bene uniformare questa tipologia di connessioni, al fine di favorire l’inserimento di altri cavi standard qualora fosse necessario, o qualora vadano perduti quelli originari. La mancata standardizzazione in molti casi può essere più un problema che un fattore positivo per l’utenza finale, comunque è decisamente apprezzabile lo sforzo costruttivo ed innovativo. Posteriormente quindi troviamo i connettori di alimentazione supplementari ed i cavi di alimentazione saldati, che conferiscono una modularità parziale all’alimentatore. Gli attacchi dei cavi addizionali sono piatti, invece dei soliti modelli a 6 Pin, il che porta ad un ingombro contenuto.

 

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Per quanto riguarda la parte posteriore esterna, invece, sono presenti semplicemente delle forature d’aerazione caratterizzate dal motivo “arrow-flow” proprietario di FSP, poi è presente la classica presa d’alimentazione della 220V e l’interruttore di accensione, di dimensioni standard quindi non maggiorato. Lateralmente, su di una vite, c’è uno sticker che segnala la perdita della garanzia della casa produttrice qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca o l’eventuale sostituzione della ventola in dotazione, cosa presente nella quasi totalità degli alimentatori attualmente in commercio. Lo sleeving dei cavi, seppure lasci scoperta la parte terminale,  è di ottima fattura e le maglie sono molto fitte, a differenza di altri modelli della concorrenza, dove invece può capitare che si rovinino facilmente. A fine corsa è presente del materiale termorestringente e la corsa dei cavi scoperti dallo sleeving è corta, quindi coloro i quali apprezzano anche l’estetica di questa parte, rimarranno tutto sommato soddisfatti.

 

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La grandezza complessiva è ridotta, per via della grande efficienza dell’unità, è stato quindi possibile utilizzare un dissipatore passivo di ridotte dimensioni, e rendere l’unità compatibile con cabinet decisamente piccoli.

 

Lunghezza cavi

Abbiamo già riportato la tabella con le lunghezze dei cavi ma sappiate che la lunghezza minima è 55cm, più 15cm per ogni altro connettore secondario; questo permetterà di raggiungere facilmente tutte le periferiche del nostro sistema, anche nel caso di cabinet molto grandi. Data la presenza di molti connettori da 6+2(8 PIN) e 6PIN, molex e connettori di alimentazione SATA, sarà possibile alimentare un sistema davvero molto potente, come vedremo. Scontato il supporto a soluzioni Dual GPU molto potenti, anche se per quanto riguarda un potenziale SLI di GTX480/580 ci permettiamo di consigliarvi modelli dal wattaggio e dagli amperaggi leggermente superiori. Con questo alimentatore potrete tenere, senza il minimo problema un ottimo SLI di GTX 570, assieme ad una potente CPU anch’essa overcloccata. Di seguito una tabella con tutti i relativi cavi installati nativamente e quelli che possiamo aggiungere con il sistema modulare.

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Modularità

Di buon livello la modularità, anche se alcuni marchi concorrenti permettono addirittura lo smontaggio, tramite connettori modulari, persino della presa a 24pin di alimentazione, del connettore PCI-E16X e del connettore di alimentazione della scheda madre ausiliario, da 4/4+4PIN. Ottima anche la tipologia di connettori modulari, sono piatti e robusti, oltre ad essere molto flessibili. Possono agevolare la procedura di cablaggio data il ridotto spessore.

 

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