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Z87 MPOWER MAX, lo stile e la potenza MSI ai massimi livelli - Layout e dettagli

Indice articoli


Layout e dettagli

 

Analizziamo ora nel dettaglio i vari componenti che affollano il PCB, partendo dalla zona più interessante, quella attorno alla CPU.

 

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Il grosso dissipatore attorno al socket raccoglie l’attenzione di chi posa lo sguardo per la prima volta sulla Z87 MPOWER MAX. Tale sistema di dissipazione, sicuramente di grande impatto estetico, ha anche l’importante funzione di dissipare il calore proveniente dalle ben 20 fasi di alimentazione. Per dare un’idea della potenza che la Z87 MPOWER MAX è in grado di erogare, è sufficiente far notare i doppi connettori da 8 PIN presenti sulla mainboard, come per dire: la potenza non è mai abbastanza. I VRM messi a punto da MSI sono in grado di erogare ben 800W alla CPU, che ricordiamo si occuperà di smistare tale potenza alle varie componenti interne tramite i nuovi regolatori interni di Haswell. Il cuore della gestione della fasi è costituito dal chip IR3563B della Internal Rectifier, visibile nell’angolo in alto a sinistra e contraddistinto da un puntino rosso. Si tratta di un controller PWM ad 8 vie con frequenza di switching che può variare tra 200KHz e ben 2MHz per fase. Per controllare le 20 fasi di alimentazione, MSI ha adottato un procedimento comune in questi casi, ovvero ha usato dei phase-multiplier. Questi chip permettono di splittare un segnale PWM dell’IR3563B e ripartirlo a due o 4 fasi. Troviamo infatti 5 IR3599 nel retro del PCB che si occupano proprio di questa funzione, nonché 10 driver IR3535 che si occuperanno di gestire i mosfet High Side e Low Side presenti nella parte frontale del PCB, sotto al vistoso dissipatore. Facendo un rapido conteggio possiamo facilmente capire che ciascun driver gestirà una fase di alimentazione, quindi due fasi gestite in coppia. Da notare inoltre l’abbandono della tecnologia driver mosfet, ovvero degli integrati che racchiudevano in un unico chip i mosfet high-side e low-side nonché il driver che si occupa della loro gestione. Tale scelta è forse dovuta alle difficoltà riscontrate in overclock estremo con questa tipologia di componenti, anche se apportavano importanti benefici in termini di efficienza energetica. Vedremo se la scelta di MSI sarà ripagata nel corso dei nostri test.

 

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Il comparto delle porte I/O è completo: ben 8 le porte USB, di cui 6 in versione 3.0 e 2 USB2.0; una porta PS2 mista Keyboard/Mouse; un pulsante per il Clear della CMOS; uno spazio per installare la card WiFi / Bluetooth; un corredo di porte audio/video digitali costituito da due HDMI, una DisplayPort e 1 S/PDIF; una porta in standard Gigabit Etnernet RJ45 con tecnologia LAN-Killer ed infine gli immancabili 6 connettori audio, placcati in oro.

 

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In foto, nell’ordine, il chip che si occupa di decodificare il segnale digitale per le porte video, il chip ASMedia ASM1074 che gestiste 4 porte USB 3.0e per finire il chip Renesas D720202 ovvero un altro HUB USB3.0 che gestisce altre due porte nel pannello I/O posteriore. In totale la Z87 MPOWER MAX ha disponibili ben 10 porte USB3.0, 6 porte USB2.0 e 8 porte SATA 6Gbit/s.

 

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Un altro valore aggiunto per la Z87 MPOWER MAX è la presenza del chip E2205 Killer grazie al quale offre una marcia in più sulle transazioni I/O ethernet.

 

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La sezione audio presente sulla Z87 MPOWER MAX comprende un chip Realtek ALC1150, ben schermato da interferenze, che mette a disposizione ben 8 canali audio compatibili con la tecnologia Sound Blaster Cinema.

 

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Il comparto degli Slot PCI-Express si avvale di 3 Slot a lunghezza intera PCI-E x16 e 4 slot x1. La massima combinazione che si può ottenere con tre schede è X8/x4/x4, sfruttando le 16 connessioni PCI-E 3.0 provenienti dalla CPU

 

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La lista di connettori presenti sulla parte bassa della scheda, sorvolando i connettori più comuni come USB3 oppure audio, comprende i pulsanti a mezzo dei quali un overclocker piuttosto che un utente che utilizzi la mainboard su un banchetto ringrazierà della loro presenza. A parte il tasto di accensione e reset, notiamo il pulsante configurabile OC Genie oppure i tasti anche loro configurabili per aumentare e ridurre la frequenza del Bclk oppure della CPU piuttosto che il Vcore. Diciamo qualsiasi parametro associato a tali tasti. Vediamo anche la presenza del display a 2 cifre per la diagnostica in fase di boot, il doppio BIOS Winbond e lo switch per decidere con quale bios effettuare l’avvio.

 

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In foto ben 8 porte SATA 3 a 6Gbps di cui 2 porte controllate da chip aggiuntivo ASMedia 1061, mentre le altre 6 collegate all’Hub Intel. E’ inoltre presente un connettore mSATA sul PCB, utilizzabile in alternativa alla porta SATA5 e quindi gestito dal chipset Z87 Intel.

 

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Altra chicca presente sulla Z87 MPOWER MAX è la presenza del connettore V-Check Point che non sono i soliti punti di saldatura.

 

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Il figura il socket 1150 con staffa di ritenzione Lotes ed ID di rintracciamento.

 

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