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IN WIN Desert Fox Commander III 700W 80Plus Gold: la volpe del deserto - IN WIN Desert Fox Commander III 700W, analisi Pt.2 - Interno

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IN WIN Desert Fox Commander III 700W, analisi Pt.2 - Interno

 

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna dell’IN WIN Desert Fox.

ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possano spanare delle viti.

interno grande

 

Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

 

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e  sono state incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche, tra cui due condensatori ad Y direttamente dietro all’ingresso della corrente, oltre a due condensatori ad Y ed X sul PCB principale, due induttori toroidali e due condensatori ad Y, oltre al MOV, posizionato all’inizio del filtro (MOV: Metal Oxide Varistor).

 

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NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

 

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Nel primario sono presenti ben due condensatori Panasonic da 450V e 220 μF cadauno, certificati a 105 °C. In questo caso ce ne sono due in parallelo quindi la capacità totale è pari alla somma = 440 μF, e sebbene presentino una bassa capacità, qualora fossero presenti carichi impegnativi non ci sarebbe nessun problema.

 

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NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

 

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Subito dietro è presente il controller PFC/PWM (CM6802TAHX), situato in un PCB dedicato verticale dove troviamo la denominazione dell’unità ovvero Commander III-PCB2 REV : 1.0.

NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

 

Una volta superato questo stadio troviamo un generoso dissipatore passivo in alluminio, utilizzato per i MOSFETs del primario, due STW26NM60N con certificazione low RDS(on) e resistenza massima pari a 165 milli-Ohm, tale da permettere un incremento in efficienza. Dietro, verso i trasformatori, ne troviamo altri due in una configurazione Double-Forward. L’alimentatore utilizza dei DC-DC converters sul secondario per la conversione delle rail minori da 5 e 3.3V a partire dalla +12V, come era possibile prevedere anche dalla semplice analisi degli amperaggi. La presenza di DC-DC converter dovrebbe essere una buona garanzia per il corretto funzionamento con le CPU Haswell (maggiori informazioni sul problema in questa news). Seguono i due trasformatori, i MOSFETs di output e i DC-DC converters; infine troviamo il circuito integrato dedicato alle protezioni dell’unità, denominato Weltrend WT7579, che permette le seguenti protezioni: OVP, UVP, OCP ed OTP. Nel secondario sono utilizzati principalmente condensatori allo stato solido, anche se comunque è presente qualche condensatore elettrolitico, avente una colorazione nera e marchiato Teapo.

 

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La qualità nell’assemblaggio si attesta su livelli elevati, la pulizia è molto elevata ed il PCB non risulta essere affollato. Non esprimiamo commenti per la parte posteriore del PCB in quanto non è stato possibile rimuoverla. IN WIN ha scelto un design multi-rail, potenziando quindi la specifica ATX 12V che prevede un utilizzo di rail separate aventi un valore massimo di non oltre 20A (in questo caso abbiamo infatti 25A). Il PCB delle connessioni modulari è posizionato sulla sinistra e non presenta particolari degni di nota.

NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail? Il problema è complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale. In questo caso siamo dinanzi ad un valore leggermente superiore quindi si è cercato di rispettare la specifica di Intel.

Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere buona, ma non eccelsa, però l’assemblaggio è buono, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 

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